Tecniche

Impariamo a pescare con il waggler scorrevole

Di silvio fattori pubblicato il 10/06/23

La pesca con il galleggiante inglese scorrevole, waggler, sicuramente riveste una certa difficoltà di approccio soprattutto nei principianti che si avvicinano in punta di piedi a questa bella e completa tecnica di pesca. Del resto, se vogliamo pescare all'inglese in ambienti ricchi di pesce e caratterizzati da profondità importanti e lo vogliamo fare rispettando i canoni d'Oltremanica, dobbiamo imparare a pescare a scorrere come si dice in gergo. Vediamo come fare partendo dall'attrezzatura per arrivare a svelare alcuni trucchi per facilitare le operazioni in pesca.

 Canna e mulinello

Il primo elemento chiave è quello di scegliere la giusta canna ed il giusto mulinello. Se state pescando poco oltre i 30 metri, un attrezzo di 3,90 m è quello giusto e la scelta cade su una canna che ha un fusto con una buona riserva di potenza e l'azione di lancio risente in maniera positiva di questo particolare, ma allo stesso tempo sufficientemente morbida di lato quando si “lavora” il pesce presso la sponda.

Per distanze di lancio oltre i 60 metri, consigliamo match rod più lunghe, almeno di 4,20 m ad azione rapida. Ha proprietà simili alla 3,90, ma indubbiamente una forza maggiore a causa della riserva di potenza ancora più accentuata nel fusto.

Per quanto riguarda il mulinello, concentriamo le attenzioni su uno di taglia 4000. Un prodotto che ci permette di essere veloci nel recupero del pesce e performanti nel lancio. L'attrezzatura, quindi canna e mulinello devono essere bilanciate molto bene, altrimenti si rischia di non essere precisi nel lancio e deboli sul recupero di pesci di buona taglia. Caricare il mulinello con il filo giusto è un'altra delle precauzioni da prendere. E' assolutamente necessario impiegare del filo affondante ottimo il P-Line Stone sinking dallo 0,16 allo 0,18 mm. La ragione di questa scelta è che un nylon di diametro maggiore causa un leggero, ma significativo freno, per cui il galleggiante può avere qualche problema a staccarsi dal bulk. Il grande spessore del filo, inoltre, lo fa essere robusto abbastanza per applicarci i grossi piombi senza preoccupazioni. Essi debbono essere stretti bene sul nylon in modo che non possano muoversi serrandoli ordinatamente, possibilmente tutti con il taglio rivolto dalla stessa parte.

 Il galleggiante e la piombatura

La scelta del galleggiante è semplice. Procuriamoci due serie di galleggianti di pesi diversi nelle taglie che vanno da 3SSG a 6SSG alcuni con antenna in penna di pavone e altri con insert. Per applicare il galleggiante al filo, si consiglia l'uso di particolari adattatori facilmente reperibili sul web con il nome di “swivel float attachments” , dopo di che schiacciamo l'occhiello della girella per ridurne il diametro ed evitare che il nodo di battuta ci passi attraverso. Di regola, non si usa mai più di quattro piombi come bulk. Usandone di più si fanno molti garbugli!

Di solito, il bulk viene sistemato a circa 1,5 m dall'amo. Naturalmente, questo può essere avvicinato o allontanato a secondo delle esigenze della giornata di pesca. Se il pesce mangia in caduta, ad esempio, il bulk va spostato verso l'alto.

Il cosiddetto “dropper” o “tell tale shot”, cioè i piombi che stanno sotto il bulk, è variabile nella misura e nella posizione. Ad esempio, si può mettere un piombo BB per i carassi per vedere bene le mangiate in alzata o un piccolo n.8 per pesci come i gardon. Si consiglia di collegare lenza madre e terminale con una microgirella perché previene la torsione del filo che è quasi certa soprattutto se si usa un innesco doppio di bigattini o uno che faccia troppo attrito durante il recupero.

 La misurazione del fondo

Il passo successivo è quello di fare una misurazione accurata del fondo. Come prima operazione togliamo metà piombi dal bulk che tara perfettamente il waggler. Questo permetterà al galleggiante di toccare l'acqua abbastanza indietro rispetto alla piombatura. Poi applichiamo sull'amo una sonda di circa 20 grammi e lanciamo nel punto in cui intendiamo pescare. L'operazione successiva sarà quella di spostare adeguatamente il nodo di stop in modo tale che almeno 5 cm dell'antenna sporgano dall'acqua. In seguito, riposizioniamo i piombi prima tolti dal bulk al loro posto e ora saremo sicuri di avere 4 cm di finale a terra con un centimetro di antenna fuori.

 La pasturazione

Un'altra difficoltà che possiamo incontrare è quella di pasturare con estrema precisione. Questa si risolve con molto allenamento e con degli elastici della giusta potenza. Dobbiamo disporre di diverse fionde e semplicemente cercare di capire con quale di queste riusciremo a lanciare le palle di pastura della dimensione giusta per il posto, tirando indietro l'elastico fino al massimo ed useremo sempre e solo quella. E' vitale averne una di ricambio in caso di rottura.

Il metodo di pasturazione è il seguente: lanciamo una palla, immediatamente dopo lanciamo il galleggiante circa cinque metri più avanti dell'impatto della pastura con l'acqua e fermiamo il filo nella clip del mulinello. Ritiriamo indietro la lenza sul punto d'impatto, affondiamo il filo ed ora lanciamo le rimanenti palle di pastura sicuri che ogni palla cadrà entro un metro intorno al galleggiante. L'effettiva forma delle “palle” è simile ad una grossa salsiccia. Questa forma si adatta bene al fondello della fionda e si può realizzare facilmente con una sola mano.

 Il lancio

Su come realmente lanciare un galleggiante scorrevole è il caso di ragionare bene. Un morbido e alto arco è ciò che occorre. Permettiamo al galleggiante di assestarsi dietro di noi, prima di tutto, poi eseguiamo la spinta in modo delicato, morbido e controllato e proviamo a frenare il filo appena il galleggiante accenna a scendere verso l'acqua, ciò assicurerà che la piombatura si distenda e cada in linea retta evitando garbugli.


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